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UNA VERA ECCELLENZA LUCANA: L’ASD BOXE POTENZA. INTERVISTA AL DIRETTORE SPORTIVO, L’AVVOCATO GIOVANNI RICCIO
di Leonardo Pisani
Potentino e innamorato di Potenza, dove è nato il 6 gennaio 1974. Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università la Sapienza di Roma nel 2001 ha deciso di tornare a vivere a Potenza, città dove tutt’oggi risiede con la sua famiglia e dove esercita l’attività professionale. L’avvocato Giovanni Riccio, attuale direttore sportivo della ASD Boxe Potenza ha un lungo legame per lo sport a partire dall’età di 15 anni, età in cui con il Club Atletico Potenza, si è dedicato all’atletica leggera specializzandosi nella corsa dei 100 e 200 metri. Successivamente ha proseguito l’attività agonistica con la società atletica Libertas Benevento. Ha partecipato a diverse edizioni dei campionati italiani societari di atletica leggera. Dal 2002 è parte della storica squadra di calcio Team Forense Potenza con la quale ha partecipato a diversi campionati europei e mondiali dedicati agli ordini professionali. Nel 2017 ha fatto parte della compagine societaria che aveva rilevato la società calcistica Soccer Lagonegro 04, con la quale ha centrato la vittoria, della prima ed unica, Coppa Italia regionale dei Valnocini.
Dal 2017 ha conosciuto la ASD Boxe Potenza, iniziando a frequentare il tempio del pugilato potentino, da prima come atleta, poi come dirigente. Arrivato in palestra ha indossato i guantoni, quasi per gioco, grazie all’amicizia con il già dirigente della società pugilistica Gianmarco Blasi. Quel gioco è diventato una passione autentica per via del meraviglioso ambiente che ha trovato in palestra. I meriti sono tutti da attribuire al vulcanico Maestro Giuseppe Gruosso, anima e cuore, della Asd Boxe Potenza. Con Gruosso ha stretto una sincera amicizia che si è tradotta nel passaggio all’interno della dirigenza di ASD Boxe Potenza, dove dal 2019 riveste l’incarico di Direttore Sportivo. Da quando la strada di Giovanni Riccio ha incontrato quella della Boxe Potenza i risultati di prestigio, conseguiti dalla società, sono sotto gli occhi di tutti, ma il meglio, come si è soliti dire, deve ancora venire.
Dal diritto al diretto, come mai un giovane avvocato si appassiona alla boxe?
Tra la Boxe e il diritto si intersecano molte più affinità di quanto si immagini. Nel pugilato, esattamente come nel diritto, le regole e la disciplina la fanno da padroni. Non si deve mai commettere l’errore, comune tra i non addetti ai lavori, di identificare il pugilato con il fare a cazzotti. E’ uno sport molto più complesso. Dietro ogni movimento ci sono studio e sacrificio e il margine di errore praticamente non esiste. Esattamente come nel diritto e nella professione, non bisogna agire per agire, va ponderata ogni scelta, così anche sul quadrato. Poi la passione è cresciuta allenamento dopo allenamento grazie all’ambiente meraviglioso che si respira nella palestra di pugilato potentina.
Ora lei è direttore sportivo della Boxe Potenza, un nome glorioso nel pugilato italiano. Nata si può dire sotto i bombardamenti del 1943, ha superato la crisi post terremoto e in questo millennio sta avendo belle soddisfazioni…
Essere direttore sportivo di una palestra come la Boxe Potenza mi riempie d’orgoglio. Cammino nel solco tracciato da grandi uomini prima che grandi atleti. Penso a Rocco Mazzola a Franco Blasi a Mario Bonito, al maestro Nocera, penso al compianto maestro Luciano Brucoli. Tutti loro hanno creato e tenuto alto il blasone della Boxe nel capoluogo di regione. Noi oggi cerchiamo di alimentare il progetto con ragazzi volenterosi e bravi. Abbiamo centrato negli ultimi anni traguardi di prestigio come le fasi nazionali dei campionati di categoria, in varie categorie differenti. Solo per citare alcuni dei pugili di oggi, Cristiano Telesca, Simone Mecca, Rocco Straziuso, Gerardo Damiano, Jon Poul Chaje, in questi ultimi due anni hanno vinto spesso e ovunque, segno che il lavoro della società e del maestro Gruosso, funzionano alla grande.
Diciamolo tutto, mica facile per una palestra del Sud, eleggere per ben due volte in consigliere nazionale alla Federazione Pugilistica Italiana. Poi Fabrizio Baldantoni, si sta facendo valere ed è molto stimato…
Il successo di Fabrizio Baldantoni è tutto merito suo e del maestro Gruosso. Chi conosce Fabrizio sa che non ha mai retro pensieri, è un uomo innamorato del pugilato che da tutto sé stesso in Federazione per aiutare le palestre di tutta Italia. Oggi è il più votato dei consiglieri del nuovo quadriennio Federale, segno che il lavoro svolto nella precedente consiliatura ha prodotto buoni frutti. Credo sinceramente che anche in città si parli poco di Fabrizio, è probabilmente il potentino con l’incarico sportivo di maggiore prestigio, un vanto non soltanto per la Boxe Potenza ma per tutta la comunità.
Una grande palestra è tale solo se ha anche un grande maestro. Lui è schivo, parla poco di sé, fa poco per se e tutto per gli altri. Ma è un uragano… Il maestro Giuseppe Gruosso è un vero portento. Giusto avvocato Riccio?
Il maestro Gruosso è semplicemente un grande. Lo è per la passione che ha per questo sport che è tutta la sua vita, lo è per le lezioni di vita e di pugilato che impartisce ai tanti giovani che nei suoi quasi trent’anni di attività ha portato a combattere in giro per lo stivale. Non vuole mai apparire, preferisce che a rilasciare interviste e a parlarle della palestra siano altri. Ha creato un bellissimo gruppo di dirigenti e atleti, un ambiente familiare. Il segreto dei nostri successi è semplice da svelare, tutto si occasiona da Giuseppe. Noi cerchiamo semplicemente di dargli una mano e di stargli dietro, cosa molto difficile, perché come hai ben detto è un uragano.
Il pugilato è chiamata anche Noble Art, poiché nel 1700 nel Regno d’Inghilterra era praticata anche dai nobili, ma è nobile anche per altri motivi. Il pugilato per le giovani per combattere il bullismo, il pugilato come rispetto delle regole e altro.. La Boxe Potenza lo fa.. Ce ne parli..
La Asd Boxe Potenza è una società che si contraddistingue per i valori che insegna. Una società di pugilato che fa della legalità il proprio vanto e la propria virtù. Per questo abbiamo sottoscritto un’ intesa con il Tribunale di Potenza e l’UEPE, che consente a chi ha da svolgere i lavori di pubblica utilità, per riparare a qualche sbaglio di farlo da noi. Così educhiamo anche i nostri ragazzi alla cultura del reintegro in società sulla base di nuovi presupposti di responsabilità. Abbiamo fatto, in collaborazione con la BCC di Basilicata che ringrazio per il supporto costante e concreto, alcuni progetti sociali di grande valore: un pugno al disagio, la boxe per tutti, solo per citarne due. L’ho detto all’inizio e mi piace perciò concludere così: la boxe è uno sport di regole e disciplina, nella vita come sul quadrato. Gli insegnamenti della nobile arte vanno percepiti e declinati nella vita di tutti i giorni, il nostro compito è quello di farci promotori di quei messaggi. E insieme, grazie anche al tuo impegno giornalistico Leonardo, sono sicuro che ci riusciremo.